24-25 settembre 2022 Le Autobianci alla storica pista del Monferrato
Il Registro Autobianchi promuove da sempre la cultura e lo sport. Questa nuova avventura è realizzata da noi con Paolo Pensa, la bella squadra di Rugby e, con lui, il socio Giovanni Deregibus con la DIMSPORT.
Il 15° anno di presenza nel Monferrato ha visto realizzarsi un sogno fermo da 50 anni: l’acquisto della Pista abbandonata da parte della DIMSPORT: fummo così tutti felici, entusiasti, gioiosi e giocosi, col cuore a mille: in molti si son radunati a Morano Po! Quella che per anni è stata una giungla con querce, rovi e tanta vegetazione impenetrabile, nell’ambito d’un abbandono della Pista che è inserita nell’area di Protezione Naturalistica del Parco del Po, è stata ripulita ed asfaltata.
Le Autobianchi si sono già radunate il sabato all’Hotel Business di Casale; peccato per la pioggerellina che ha rovinato il panorama durante i percorsi sui crinali, ma l’ospitalità della Cascina Montalbano coi suoi vini ed una tavola ricolma di prelibatezze ha rallegrato tutti, dagli olandesi, spagnoli, tedeschi e svizzeri che, assieme agli amici italiani, hanno brindato alla bella compagnia.
Cena al ristorante La Torre con il giornalista Luca Gastaldi poiché il 13° Memorial era dedicato al papà che in ABARTH ideò il Trofeo AUTOBIANCHI A112 ABARTH. Luca ha donato ai soci varie copie del suo ultimo libro, dedicato a Giorgio Pianta.
Tutti pregarono che per la domenica il tempo fosse migliore e, la mattina, ecco il miracolo nel miracolo! La lunga colonna viaggiò baciata dal sole, così lo spettacolo della Pista del Monferrato, pronta ad accoglierli, fece commuovere tutti! La lunga striscia nera d’asfalto ha accolto dapprima le timide Bianchine e poi, via via, tutti gli altri modelli dalle A111, Primula, alle A112 normali e ABARTH, nonché le Y10.
C’era anche una rappresentanza di Topolino, 500 e 127 in quanto le Autobianchi dei rispettivi proprietari erano in riparazione e così essi sono giunti con l’altra storica! In gruppi di 6 per volta, han goduto l’ebrezza del luogo e poi ecco arrivare la bella parata, tutti assieme! 70 auto e 120 persone! C’era chi rideva entusiasta e chi, della zona, non si sarebbe mai immaginato tale spettacolo, memore di quando, tanti e tanti anni prima, mordevano la pista le F1, Fangio, Villoresi, Fittipaldi, Regazzoni, Merzario, Brambilla, De Adamich, Vaccarella, Lombardi, Wisell, Moser. Ma ancora le Ferrari e personaggi divenuti costruttori come Osella, Dallara, Tecno ecc. e auto di F1 inglesi. Si svolsero campionati svizzeri ed il Giro D’Italia dal ‘73 al ‘77 e tant’altro ancora: è una storia irripetibile.
Il pranzo a Morano è stato un’intercalare di momenti; Mario Martinotti ha narrato la storia; poi il benvenuto del Sindaco Luca Ferrari, che è stato applaudito per l’accoglienza riservata al gruppo Autobianchi.
La Commissione dei Tecnici esperti, Cima, Prasso, Terlizzi, Marconetti ha destinato il Trofeo Gastaldi alla A112 ABARTH più rappresentativa della filosofia della storica gara e, a sorpresa, alla pubblica lettura della targa, è emerso che si trattava dell’auto di Giovanni Deregibus il quale, stupito come tutti, ha ritirato il premio sopraffatto dagli applausi. Un grande grazie ai coniugi Fiorito per l’aiuto concreto dato nei 2 giorni ed a Gallarotti per i roadbook. A tutti premi speciali, tra i quali una bella targa sulla quale è incisa la Pista storica di Morano, nonché i prodotti del luogo, Barbera, riso ed i Krumiri. Il Presidente del Registro Autobianchi Marco Lerda, soddisfatto, ha augurato alla DIMSPORT un buon lavoro di restauro della Pista del Monferrato e la realizzazione di quei tanti bei progetti già pronti nel cassetto da realizzare, uno più bello dell’altro!
Articolo di Laura Lodi – Fotografie di Luca Marconetti (La Manovella), Sandro Capatti (ANSA), Christian Pensa (Visual Lemon), Laura Lodi, Marco Lerda.
Olanda Autobianchi International Meeting
Ci siamo ritrovati tutti in Olanda, al consueto AUTOBIANCHI INTERNATIONAL MEETING, dopo un anno di stop a causa del COVID che imperversava in tutta Europa! Il giovedì sera, appena arrivati, il sorriso entusiasta di Van Der Vlugt che ci veniva incontro in costume...