Autobianchi International Meeting a Slenaken in Olanda * 5-6 settembre 2015 * parte 1A
Dal 1999 in EUROPA ogni anno si svolge, a turno, L’Autobianchi International Meeting
Quest’anno la grande festa del 60° del Marchio s’è svolto in Olanda perché coincideva coi festeggiamenti del 25° del Club locale AUTOBIANCHI CLUB NEDERLAND. E’ sempre una fantastica miscellanea di genti, lingue, usi e costumi diversi ma tutti uniti coralmente nella stessa passione e che si ritrovano sempre di più con amicizia fraterna.
Talvolta si pensa che se l’Europa fossimo noi dell’Autobianchi le cose sarebbero migliori in quanto a comunicazione, cultura, socializzazione, ed aiuto nelle varie e complicate varie fasi di restauro delle auto alle quali si rivolgono a noi del Registro Autobianchi per fare un lavoro corretto. Dall’Italia, l’Emilia, Toscana, Liguria e Piemonte abbiamo raggiunto su strada l’agognata meta.
Arrivati un giorno prima, ecco tutti in tour a visitare l’unica parte non piatta dell’Olanda che è una zona ricca di turismo e ambita meta. Il luogo del raduno è particolare perché è un crocicchio con la Germania, Francia e Belgio posto a sud. Il sabato parte l’organizzazione e, molto precisi, s’inizia il lavoro della postazione delle auto e di tutti i modelli presenti, dalla Bianchina Trasformabile di Laura all’Y10 di Alessandro, per la foto ufficiale fatta dalla cima d’una torre: bellissima. Con un road book, partenza per il giro e per nuove avventure. Divisi a gruppetti, ognuno si fermava a visitare ciò che più piaceva e, al punto di ritrovo, giunsero per primi la Bianchina di Laura e la Cabriolet di Marc, poi le varie A112 Abarth, più veloci ma i loro piloti …s’eran persi. Entrammo tutti quanti in un Pub ove eravamo attesi con caffè, the ed una grande torta.
Al termine, di nuovo in auto per tornare all’hotel Slenaken , attraverso Mergelland con altri percorsi panoramici. La cena olandese ci attendeva e alle tavolate si parlavano lingue diverse. Poi s’udì una sola voce, quella della brava cantante Yreen che fece saltar giù tutti dalle sedie per ballare fino a notte tarda. La Domenica, dopo la caratteristica sontuosa colazione tipica del nord, via tutti incolonnati, guidati dalla Stellina, direzione Belgio a Val Dieu. Le guide portarono i vari gruppi in visita alla grandiosa Abbazia, famosa anche per la produzione d’una eccelsa birra che fu donata assieme ai caratteristici bicchieri. Il vivace rientro della colonna fu notato dalla gente che applaudì al passar delle Autobianchi.
Giunti al ristorante per il pranzo, l’ultimo momento tutti assieme.
Gli organizzatori consegnarono una bella medaglia e vari altri doni ai partecipanti. Eravamo commossi come sempre, come quando si lascia un amico lontano. Il Registro Autobianchi donò a tutti la pasta italiana e, a tutti i rappresentanti dei vari Stati, stampe realizzate per l’evento da Fulvia Foglizzo.
Agli olandesi Peter Wolffs e Luit Humbert, altra stampa di Fulvia del raduno in Sicilia appena effettuato, per intendere un coast to coast europeo all’insegna delle Autobianchi. I più ripartirono subito, ma gli internazionali mangiatori di km Billi, Ferrari, Panizza e Lodi rimasero ancora 2 giorni per visitare le zona per ritornare a casa, come sempre, carichissimi d’emozioni.
Articolo di Laura Lodi – fotografie di Marco Lerda, Laura Lodi, Giorgio Panizza, Peter Wolffs, Autobianchi Club Nederland