Olanda international Meeting 2011 parte 1

AUTOBIANCHI in Olanda – 10-11 settembre 2011 – parte 1
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Come nei “Giochi senza frontiere” la bella trasmissione degli anni ’70 che bloccava milioni d’europei al TV,e con lo stesso spirito, vitalità e simpatia, è dal 2000 che ogni anno tutto il popolo delle Autobianchi si ritrova in uno stato dell’Europa. I fratelli olandesi che rappresentano una gran bella realtà, per la 3° volta ci hanno portato a vedere la loro terra che non c’è! Felici nel loro quotidiano orgoglio ove tutt’oggi continuano a strappare la terra al mare, siamo stati nello Friesland. Quest’anno abbiamo fatto lo Stedentocht con le nostre auto. Che cos’è? Nell’Olanda del Nord, tra le grandi oasi naturali della Frisia si disputa una gara delle 11 Città, teoricamente ogni anno, poiché questa gara di 24 ore di velocità sui pattini da ghiaccio si snoda per 200 km sulla rete di canali che le unisce: se la stagione è mite l’acqua non gela e si rimanda! La prima gara fu nel 1909, e anno dopo anno è diventata importantissima kermesse “sotto zero”con seguito di folla nei centri abitati attraversati e di quanti dalle rive buie e gelate, illuminano il tracciato con torce, e pronti a rinfrancare con cioccolata bollente i partecipanti. L’arrivo all’ bel hotel Iselmar sul porto, ha rinfrancato i tanti italiani accorsi e nelle belle camere, si son subito tuffati nella Jacuzzi. Le bufere di pioggia che persistevano da 5 mesi, ci hanno sorpreso, e loro, purtroppo abituati, ci han chiesto se avevamo portato il sole. Il miracolo avvenne al mattino, sorpresa! Tutti felici la gente fuori e loro che ci abbracciavano: Italia o sole mio! La partenza era divisa in 2 squadre che poi si incrociavano nei percorsi. Un incantesimo ci avviluppò appena partiti, che a dir si voglia, è da sperimentare in loco. Il paesaggio è tutto basso uguale, verde infinito attraversato da barche!!! Ma non è possibile! Per effetto prospettico non si vedevano i vari grandi canali, e così pareva che veleggiassero sui prati: incredibile. Pecore, mucche, cavalli tutti liberi ed al pascolo tranquillo, distratto dalla scoppiettante colonna multinazionale e multicolore. La gente tutta fuori a godersi il sole ci salutava stupita da questo insolito intermezzo. Abbiamo visitato una grande diga che regola il flusso dell’acqua, e che se messa a Venezia risolverebbe i suoi problemi. Bello il mulino d’un falegname: le pale mosse dal vento azionavano pulegge e vari meccanismi che servivano per la lavorazione del legno. Qua e là nei percorsi erano disseminate le grandi pale eoliche per l’energia elettrica. Graziosissime la casette, con le finestre dalle tende aperte e coi davanzali fioriti. Nelle varie soste in visita o pausa caffè ci si confrontava con altri equipaggi stranieri ed arrangiandosi con l’inglese. Il sabato sera visione del bel film “l’inferno del ’63”, la difficilissima 12° gara di pattinaggio su ghiaccio. La domenica nuovo tour incolonnati, e le tante bianchine erano incalzate dalle A112 primula A111 e Y10: un vero spettacolo internazionale! Il gran pranzo, sempre all’hotel, terminava ufficialmente l’incontro, nel quale veniva deciso il prossimo raduno d’Autobianchi in Germania. A tutti venivano donati cestelli pieni di bulbi di tulipani ed il Registro Autobianchi ha portato un dono made in Italy: la pasta di Gragnano. Grandi gli amici olandesi che spesso accorrono in Italia ai nostri raduni, ormai da 20 anni!

Articolo di Laura Lodi – fotografie di Marco Dolci, Marco Lerda, Laura Lodi.

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