Capo Orlando parte 2

L’Italia è lunga ed a volte per incontrare gli amici lungo lo stivale bisogna farne di strada, ma questo è il bello dell’avventura e le nostre Autobianchi ci accompagnano alla scoperta di nuovi luoghi.
Le Autobianchi in Trinacria – Capo d’Orlando, Randazzo, Nebrodi, Tindari 30-31 maggio 2015 * PARTE 2
E così siam tornati in Sicilia! E’ un’isola e la si può raggiungere anche per nave come han fatto alcuni equipaggi del Piemonte e Liguria. Da Milano, Parma e Firenze ed altre zone limitrofe, invece han percorso tutto su strada, trovandosi via via agli appuntamenti autostradali. Col ponte dovuto al giorno di festa, ecco che la vacanza prende forma nel miglior dei modi ed il venerdì si è già a cena alll’Hotel Mulino con Gabriele giunto per primo con una tirata unica Milano – Capo D’Orlando e ormai abbronzato dalla spiaggia! Maurizio e Lucia ci dan la buona notte e, chiusi gli occhi, s’ascolta il dolce e armonioso sciabordio del mare il cui profumo aleggia nell’aria e t’avvolge nella rilassante serenità della notte. Laura, Marco e Ox eran ospiti alla Tartaruga a Cala San Gregorio ove nel 63 Gino Paoli nella sua vacanza creò “Sapore di Sale” per Stefania Sandrelli. Agli spettacoli naturali, s’aggiunge, fronte mare, una colonna di Bianchine e A112 della zona con tanti abbracci calorosi.
Il sabato la colonna lasciò la costa e s’inerpicò per i Monti Nebrodi. Uno spettacolo a strapiombo ove da una parte il mare era d’oro per il sole e dall’altra si stagliava l’Etna, gigantesco e fumante. Il nostro bel gruppo colorato s’era posizionato in posizione panoramica per una foto ricordo davvero unica. Il fantastico percorso ci portò a Randazzo, ove l’amico Filippo Truscello ci attendeva al famoso ristorante Scrivano ove gustare i piatti della tradizione siciliana. La bellissima torta di Massimo Sapienza stupì tutti per il gusto e la fattura.
Così Massimo ci donò una bella fetta di torta e Filippo una ceramica dipinta. Passeggiata a visitare il paese e viaaa… giù per i monti a riascoltare il mare. Pesce e brindisi a cena con gli amici vecchi e nuovi, poi passeggiate al chiar di luna con bagno di mezzanotte. La Domenica, Capo d’Orlando era invasa da Autobianchi e Maurizio fece fatica a metterle in ordine, in riga per la partenza alla Madonna di Tindari. Uno sperone di montagna a strapiombo sul mare impressionante e suggestivo, ove innumerevoli pellegrini sciamavano in mezzo ai turisti. Col permesso ottenuto parcheggiammo in cima di fronte alla basilica e poi giù tutti a visitare la Madonna nera e far acquisti presso le svariate bancarelle d’artigianato locale. I turisti non sapevano più cosa fotografare prima! Il tempo corre veloce e nemico e presto scendemmo la ripida costa sino a raggiungere il Mulino a Capo d’Orlando. Grande sorpresa quando, seduti a tavola, accarezzati dai profumi provenienti dalla cucina, apparve un gruppo orchestrale con strumenti tipici, a suonare e cantare ballate siciliane. Ciò commosse per la gioia della sorpresa: davvero bravi! Indi le portare si susseguivano fra il chiacchiericcio allegro di tutti.
Al termine la premiazione fu davvero particolare in quanto alcuni autobianchisti della zona avean fretta di tornare a casa scordando la tradizione del Registro Autobianchi di riempire sempre di doni e ricordi speciali i convenuti al raduno. E così tornarono tutti indietro e, uno ad uno, furon chiamati per foto ricordo rimanendo meravigliati fra le sacche disegnate da Illeo ed anche per la stampa dipinta da Fulvia Foglizzo realizzata per l’occasione e tante altre cose donate da sembrar la dea Kalì a 6 braccia per tenerle tutte in mano. Durante il pranzo come da tradizione del RA molti hanno giocato al Gioco dell’Oca l’originale della FIAT fatto all’epoca per AUTOBIANCHI ed il vincitore si portò a casa il duplicato formato gigante: fortunato!
I siciliani se ne andarono e quelli del continente rimasero ancora qualche giorno per godere delle bellezze dell’isola. Maurizio e Lucia Bellitto ripartirono col corteo delle Autobianchi per visitare tanti posti e fino a Taormina. Le sere a cena ci si raccontava le nuove avventure stanchi ma con gli occhi ricchi di spettacoli indimentabili. Pian piano si tornò tutti a casa, chi per strada e chi per nave con nel cuore le fantastiche avventure trascorse con gli amici.

Articolo di Laura Lodi – fotografie di Marco Lerda e Laura Lodi

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